
Amore e morte, Eros e Thanatos: storie vere di amanti e assassini raccontate da quattro scrittori, quattro giornalisti e uno psichiatra in "Ti amo, ti ammazzo" (Cairoeditore, pp.174, euro 12).
L'amore che uccide, l'amore malato, l'amore che fa paura è visto dagli autori attraverso fatti di cronaca celebri e meno celebri, molti già archiviati e dimenticati, altri destinati invece a restare per sempre nella memoria collettiva. A cominciare dal delitto Casati Stampa che scosse l'estate del 1970: Luca Telese offre un punto di vista inedito di quella vicenda di sangue carica di elementi torbidi, passione, gelosia, sesso, voyerismo. Ma c'è anche l'amore bestiale, quello che uccide senza pietà una bimba di nove anni appena, Sarah Jay Cusmà Piccione, uccisa dal fidanzato della sorella: da questo fatto prende spunto il racconto forte di Nicoletta Vallorani. Apparentemente una galleria degli orrori con personaggi diabolici e personaggi deboli in un intreccio maligno che condanna le vittime: in realtà il libro è un viaggio in fondo alle passioni, sono nove variazioni sul male e altrettante storie che, nella forma del "true crime", abbandonano i codici della cronaca nera per cercare di recuperare, nella cifra della narrazione, il fattore umano.E così si scandaglia l'amore senza età che si tinge di tragico, in un capitolo affrontato da Massimo Carlotto, che racconta la storia di Elena ed Egidio, coetanei nati a Nurri e morti a Cagliari, una coppia di ottantasettenni che finiscono la loro vita con un omicidio-suicidio. E si va avanti di storia in storia con Alan D. Altieri (l'amore impazzito), Claudio Brachino (l'amore adolescente), con Enzo Catania (l'amore affamato), con Mauro Zola (l'amore familiare) e Adolfo Ferraro (l'amore immaginato).Un solo caso fa in qualche modo eccezione ed è il capitolo dell'amore infranto, che è firmato da Marcello Fois: i suoi protagonisti sono Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. «Nella sfida titanica tra amore e morte che anima questa raccolta – si legge nella breve introduzione – è la seconda ad avere la meglio. Gli amori ci sono, ma si si tratta in gran parte di sentimenti malati, corrotti, impresentabili. Era doveroso prevedere un'eccezione, che comprendesse una storia in cui i protagonisti sono e restano innamorati, fino alla fine. La storia giusta l'abbiamo trovata: è quella del giudice Giovanni Falcone, ucciso barbaramente dalla mafia insieme alla moglie Francesca Morvillo, fatti saltare con tre agenti di scorta da una bomba enorme, cinquecento chili di tritolo. Una tragedia che spezzò il cuore civile dell'Italia. Anche in questo caso la morte ha avuto l'ultima parola ma non ha vinto, l'amore è stato spezzato ma da qualche parte ne è sicuramente rimasto qualcosa».
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