Nasce da un passaparola fra scrittori che agiscono in rete, l'appello in sostegno della Fiera del Libro di Torino, diffuso a seguito delle polemiche sulla scelta di Israele paese ospite del 2008. Nell'appello, che si definisce "apartitico, e politico solo nell'accezione più alta e radicale del termine", si esprime "solidarietà senza riserve" nei confronti degli organizzatori della manifestazione torinese.
Con queste firme esprimiamo una solidarietà senza riserve nei confronti degli organizzatori della Fiera del Libro di Torino, nel momento in cui questo evento di prima grandezza della vita letteraria nazionale viene attaccato per aver scelto Israele come paese ospite dell’edizione 2008.
L’appello a cui aderiamo s’intende apartitico, e politico solo nell’accezione più alta e radicale del termine. Non intende affatto definire uno schieramento, se non alla luce di poche idee semplici e profondamente vissute.
In particolare, l’idea che le opinioni critiche, che chiunque fra noi è libero di avere nei confronti di aspetti specifici della politica dell’attuale governo israeliano, possono tranquillamente – diremmo perfino banalmente! – coesistere con il più grande affetto e riconoscimento per la cultura ebraica e le sue manifestazioni letterarie dentro e fuori Israele. Queste manifestazioni sono da sempre così strettamente intrecciate con la cultura occidentale nel suo insieme, e rappresentano una voce talmente indistinguibile da quella di tutti noi, che qualsiasi aggressione nei loro confronti va considerata un atto di cieco e ottuso autolesionismo.
Per sottoscrivere l'appello vai su:
http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/
Post di Mercoledì, 6 Febbraio 2008Mercoledì, 6 Febbraio 2008
NEL NOME DELLA LETTERATURA
Con queste firme esprimiamo una solidarietà senza riserve nei confronti degli organizzatori della Fiera del Libro di Torino, nel momento in cui questo evento di prima grandezza della vita letteraria nazionale viene attaccato per aver scelto Israele come paese ospite dell’edizione 2008.
L’appello a cui aderiamo s’intende apartitico, e politico solo nell’accezione più alta e radicale del termine. Non intende affatto definire uno schieramento, se non alla luce di poche idee semplici e profondamente vissute.
In particolare, l’idea che le opinioni critiche, che chiunque fra noi è libero di avere nei confronti di aspetti specifici della politica dell’attuale governo israeliano, possono tranquillamente – diremmo perfino banalmente! – coesistere con il più grande affetto e riconoscimento per la cultura ebraica e le sue manifestazioni letterarie dentro e fuori Israele. Queste manifestazioni sono da sempre così strettamente intrecciate con la cultura occidentale nel suo insieme, e rappresentano una voce talmente indistinguibile da quella di tutti noi, che qualsiasi aggressione nei loro confronti va considerata un atto di cieco e ottuso autolesionismo.
Per sottoscrivere l'appello vai su:
http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/
Post di Mercoledì, 6 Febbraio 2008Mercoledì, 6 Febbraio 2008
NEL NOME DELLA LETTERATURA
3 commenti:
grazie mille , per la risposta , anche a me , mi piace molto Marcello Fois , ho tutti questi libri , allora , brava per il tuo blog , ho ordinare il libro "les hordes du vent " in attesa di leggerlo , leggo "battemnt d'ailes " ,in italiano "ali di babo", di Milena Argus ,e di Cagliari , conosci ? ciao ! e fose a presto !
cara Pierpina ,grazie per il libro di Salvatore Satta , ho notare , ce una traduzione in francese , per il mio blog , ci sono i miei quadri accompagnare d'un piccolo testo , che parlano d'un momento , o dipingo questi quadri , e perché! , vedo che hai capito,che soffro di sardidine, e il paese del mio padre , era di Sassari,(ancora scusi per il mio italiano!) abbraccio! claudina
il commento precedente,e di me , mi sono sbagliare ,non voglio essere anonimo ! claudine
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