
E' il 1998 quando Il Maestrale pubblica un romanzo di Fois con prefazione di Andrea Camilleri (dalla fascetta "Non mi era capitato, negli ultimi tempi, d'imbattermi in un narratore che avesse un così profondo, lucreziano direi, senso della natura e insieme la capacità di trasmetterlo"). Si tratta di Sempre caro (tornato in libreria alla fine dello stesso anno con la doppia sigla Frassinelli/Maestrale), primo di una serie dedicata all’avvocato-investigatore Bustianu. "Il Bustianu protagonista di questo libro non è un personaggio inventato. Non avrei potuto inventarlo per una serie di ragioni, non ultima, il fatto che è realmente esistito, si chiamava Sebastiano Satta, è nato a Nuoro nel 1867 e vi è morto nel 1914, faceva il poeta ed era uno dei pilastri del foro nuorese come avvocato difensore. "Sempre caro" rappresenta il primo gradino, un'indagine per reato di abigeato, che trasporterà Bastianu dalla realtà alla fiction. Un caso semplice quello narrato, tutto giocato sull'intuizione e la passione di un uomo che è a metà fra la tradizione e la modernità, in un tempo in cui non c'era il telefono, il fax, il computer né si conosceva l'uso delle impronte digitali. In un mondo, la Barbagia della fine dell'Ottocento, dove l'annessione a una nazione moderna, l'Italia appena nata, era spesso sentita, non sempre senza ragione, come una prevaricazione. Un romanzo dove gli elementi della tradizione letteraria, anche ottocentesca, si mischiano al taglio "cinematografico" nella scansione della vicenda. Il linguaggio è giocato sulla particolarità bilingue della terra che ambienta e informa "Sempre caro". Linguaggio che però non è italiano sardizzato né sardo italianizzato ma, per citare Kundera a proposito di Chamoiseau, "l'espressione della libertà di un bilingue che nega l'autorità assoluta di una delle due lingue e ha il coraggio di disobbedire a entrambe". Bustianu avrebbe avuto questo coraggio."
Con Sempre Caro Fois vincerà il premio letterario Zerilli Marinò che viene attribuito al romanzo che, selezionato tra un gruppo di libri proposto dalla Fondazione Bellonci (organizzatrice del Premio Strega ), viene giudicato il migliore tra le nuove pubblicazioni italiane.
E i critici si accorgono di lui.
E i critici si accorgono di lui.
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