Finalmente nel 1995 arriva Picta, vincitore del premio Calvino nel '92, pubblicato da Marcos y Marcos nella collana Le foglie. Fois lo dedica alla moglie Paola e al figlio Jacopo.
Il 1996 è l'anno di due romanzi che non appartengono alla letteratura giallo-noir: Gente del libro e Il silenzio abitato delle case.
Dalla quarta di copertina di Gente del Libro: "si potrebbe definire questo libro un romanzo in quattro parti. Quattro storie, ambientate in Algeria, all'epoca del colonialismo francese (dal 1860 al 1962), che hanno per protagonisti altrettanti personaggi provenienti dalla Francia. Personaggi storici, cioè realmente esistiti, ma raccontati come frutto di pura immaginazione, ciscuno dei quali incarna un rapporto esemplare con l'altrove. Gente del libro avrebbe potuto chiamarsi Occidentite, malattia che colpisce una cultura, quella occidentale appunto." "Un libro che combatte l'idea di una Storia che vuol limitarsi alla storia dell'occidente, che si oppone all'oltraggio di chi compie la Storia pensando che in qualche parte del mondo, neppure troppo distante, ci siano popoli disposti a subirla". Quanto è attuale questo libro!
Con Il silenzio abitato delle case, edito da Mobydick, "la scrittura di Fois giunge a un elevato grado di maturazione, riuscendo a coniugare in maniera impeccabile stile personalissimo, trame ad alta tensione, strutture narrative inprevedibili. Consegnandoci una manciata di protagonisti così bene delineati -nei loro stralunati, feroci, maniacali deliri- da farceli sentire intimi, terribilmente consueti e vicini".
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